Cos’è il P.D.P. e le sue peculiarità. 

 La dislessia non è una malattia,

nessun medico potrà cacciarla via,

ma se a scuola avrai un po’ fortuna

l’insegnante sarà la tua cura:

le mappe mentali che dovrai usare

ti aiuteranno a ripetere

ciò che non puoi ricordare;

la calcolatrice sarà il tuo strumento

che potrai usare in ogni momento;

il computer correggerà i tuoi errori

e la sintesi vocale farà per te i sonori.

Nelle verifiche usa gli strumenti,

mappe comprese, e non batterai i denti.

poi vedrai che nella vita

la dislessia diventerà tua amica

e ti aiuterà ad inventare

ciò che gli altri non sanno neanche immaginare.

 

Marta Messina- Insegnante

 

 

Il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), come propriamente indica il temine “Piano”, è lo “strumento” di programmazione del lavoro didattico in risposta ai bisogni dei bambini e dei ragazzi con D.S.A. - Disturbi Specifici dell’Apprendimento e, più in generale, con B.E.S. – Bisogni Educativi Speciali.

Fino a circa un decennio fa gli studenti con D.S.A. venivano erroneamente identificati come fannulloni, sfaticati, stanchi e non reattivi nell’apprendimento. Tuttavia con la Legge 170/2010 ha permesso di ridefinire le difficoltà presentate a scuola dagli studenti con D.S.A., garantendone il diritto allo studio. Nella stessa legge è stato introdotto nel sistema scolastico italiano il P.D.P., per poi essere esteso agli studenti con Bisogni Educativi Speciali (Circolare MIUR n°8/2013). Qualunque studente può manifestare dei bisogni educativi speciali (B.E.S.) durante il proprio percorso di studi; tali bisogni possono essere causati da una condizione di disabilità, da disturbi evolutivi specifici o da problematiche e difficoltà socio-culturali e/o linguistiche.

 

Cos’è il P.D.P.?

Il Piano Didattico Personalizzato è un piano di lavoro concordato e condiviso tra l’ equipe dei docenti, le istituzioni socio-sanitarie e la famiglia dello studente. Il risultato sarà un percorso educativo-didattico pensato, redatto e realizzato “su misura” delle esigenze dello studente, considerando soprattutto le potenzialità e la possibilità di utilizzare strumenti compensativi dedicati in modo da poter raggiungere gli stessi obiettivi dei compagni ed il proprio successo scolastico.

Il P.D.P. è uno strumento che contiene :

  • dati generali (dati anagrafici, classe frequentata, eventuale diagnosi, …);

  • funzionamento delle abilità di lettura, scrittura e calcolo;

  • didattica personalizzata, ovvero le strategie ed i metodi di insegnamento per ciascuna materia (ad esempio l’insegnamento privilegiato tramite immagini o schemi/mappe concettuali), gli strumenti compensativi che consentono di bilanciare le carenze nelle specifiche abilità scolastiche (ad esempio tramite formulari, schemi e mappe concettuali, computer, calcolatrice , registratore e risorse audio, …) e le misure dispensative, che permettono la personalizzazione delle prestazioni finalizzate all’apprendimento ( ad esempio lettura ad alta voce, scrittura sotto dettatura, prendere appunti, copiare alla lavagna, quantità eccessiva di compiti a casa, studio mnemonico di formule tabelle definizioni, …).

 

Questo strumento essenziale deve essere concordato entro un tempo ragionevole; è infatti previsto che venga redatto entro il primo trimestre scolastico, e che sia successivamente aggiornato con flessibilità, in base alle esigenze dello studente, con l’obiettivo di permettere all’alunno di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò potrebbe avvenire anche itinere; infatti le condizioni o alcuni bisogni specifici dell’alunno potrebbero mutare anche nel corso di uno stesso anno scolastico.

 

È fondamentale ricordare che il P.D.P. è previsto per legge; se non viene applicato, è opportuno avvisare il Dirigente Scolastico, il coordinatore di classe e il referente per i D.S.A.

 

Serena Rizzo

Tutor dell’Apprendimento DSA - BES

Dott.ssa in Beni Culturali

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