Nel corso dei primi anni di scolarizzazione, i bambini familiarizzano sempre più con le lettere dell'alfabeto, imparando il rapporto tra i suoni (fonemi) e le lettere (grafemi) della propria lingua materna.

Sebbene nella maggior parte degli ambienti scolastici l'insegnamento "formale" della lingua inizi con l'inserimento nella scuola primaria, le abilità di letto-scrittura spesso risultano piuttosto disomogenee all'interno della classe; mentre alcuni bambini apprendono rapidamente, altri mostrano maggiori difficoltà nell'imparare a leggere e scrivere.

Tuttavia la rapidità di sviluppo di queste competenze è talvolta sorprendente e nella maggior parte dei casi queste disparità vengono recuperate agilmente entro la fine del primo biennio di scuola primaria.

In alcuni casi invece questo recupero non si verifica e gli insuccessi vengono molto spesso attribuiti a mancanza di volontà o pigrizia. D'altra parte nelle classi successive aumentano le richieste da parte della scuola, con compiti e verifiche sempre più complessi.

A questo punto il bambino in difficoltà non opportunamente seguito si trova costantemente a dover fronteggiare richieste inadeguate rispetto alle capacità acquisite, accumulando nel tempo un gran numero di insuccessi e lacune che porterà con sé lungo tutto il proprio percorso di studi.

Saranno difficoltà persistenti o passeggere?     

E se si trattasse di un disturbo di apprendimento (DSA)?

 

Vediamo cosa può fare un insegnante per far fronte al dubbio!

 

I ritmi di acquisizione in età evolutiva, come accennato, sono molto eterogenei, perciò non è facile stabilire se vi sarà un recupero spontaneo oppure se le difficoltà sono da attribuire ad un disturbo dell'apprendimento. Nel dubbio spesso si preferisce un conservativo atteggiamento di "wait and see", ovvero si rimanda agli anni successivi la decisione da intraprendere, protraendo ulteriormente gli insuccessi scolastici e lo sconforto per il giovane studente, nonché le potenzialità di recupero. È noto infatti che un intervento efficace si basa sulla tempestività!

Per valutare l'opportunità di una segnalazione ai professionisti di competenza (psicologi e neuropsichiatri), ci viene incontro una semplice quanto utile prova per il biennio della scuola primaria messa a punto dal professor Stella e già ampiamente diffusa ed utilizzata con successo in diversi Istituto scolastici.



In cosa consiste?

Si tratta di un rapido compito di dettatura di 16 parole di difficoltà crescente e con alto grado di corrispondenza grafema/fonema.

Essendo diretto a verificare l'acquisizione delle prime abilità di scrittura, non vengono considerate le regole ortografiche relative alla punteggiatura, agli apostrofi, agli accenti ed alle doppie.

La prova viene svolta in due momenti differenti dell'anno scolastico, intervallati da una fase intermedia mirata al rinforzo delle carenze rilevate:

Nelle due prove si utilizzano liste diverse, ma bilanciate in base alle caratteristiche fonetiche e sillabiche. Se in entrambe le prove viene evidenziato un fattore di rischio, ovvero non viene raggiunto un numero sufficiente di parole scritte correttamente, è opportuno valutare la segnalazione delle difficoltà alla famiglia e l'invio per un parere specialistico.

Le due liste con le istruzioni di somministrazione sono disponibili in allegato

 

  ATTENZIONE!

La prova è uno strumento utile per l'individuazione di difficoltà di scrittura,

tuttavia non costituisce in alcun modo uno strumento per fare diagnosi di DSA!

 

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

 

  • G. Stella & F. Polito; 2004

 

La nostra Associazione può supportare la tua scuola nel riconoscimento della DISLESSIA e della DISORTOGRAFIA. 

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